Mollare tutto e andare a vivere tra le vigne? Ci stanno pensando in molti da quando i media americani hanno ribattuto l’offerta clamorosa di un’azienda vinicola con sede a Sonoma (California).
La Murphy Goode Winery è un cerca di un tuttofare che si occupi di ogni aspetto della produzione e della commercializzazione del vino, dal lavoro in cantina allo sviluppo dell’e-commerce. L’azienda è disposta a pagare un salario invidiabile al fortunato che verrà scelto: 10.000$ al mese, e per il primo anno sarà offerto anche l’affitto. ” E’ un lavoro che ti catapulta istantaneamente nella stratosfera del vino – si legge nell’annuncio – il candidato dovrà sviluppare solidi rapporti lavorativi in tutti gli ambiti aziendali. Dovrà lavorare con i team per diffondere la conoscenza dei vini di Murphy-Goode e far crescere la domanda”.
Ai candidati non sono richieste competenze specifiche: bisogna semplicemente essere amanti del vino e sapersi “godere la vita sorso dopo sorso”. Per candidarsi, occorre avere un permesso di soggiorno negli Stati Uniti ed inviare un video in cui ci si presenta. La creatività sarà tra gli elementi decisivi per la selezione.
Agli occhi di noi italiani – e di molti statunitensi provenienti da altri stati – l’offerta può sembrare straordinaria, ma in realtà non è tutto oro quel che luccica. La regione di Sonoma, infatti, è tra le zone con il costo della vita più alto di tutto il Nord America. Questo perché la contea, che è rinomata per la sua bellezza paesaggistica e per il clima temperato, è scelta da molti pensionati facoltosi come buen retiro e dai top manager della vicina Bay Area come luogo dove trascorrere il tempo libero. Di conseguenza, il costo degli immobili – sia per la vendita che per l’affitto – è tre volte superiore alla media statunitense e, per fare la spesa, si spende quasi il doppio rispetto ad altre zone della California (fonte: bestplaces). Un articolo di Wine Searcher di circa due anni metteva in evidenza il problema della carenza di lavoratori nell’hospitality aziendale nella vicina Napa Valley, dove il costo della vita è ancor più alto. Il pezzo evidenziava che, per vivere decentemente in queste zone, occorre avere uno stipendio superiore a 100.000 $ annui. E’ chiaro, dunque, che il salario offerto da Murphy-Goode Winery – che è molto più alto della media di 15$ orari per i lavoratori in questo settore – permetterebbe al dipendente di arrivare a fine mese senza troppi problemi. Se, però, l’alloggio non fosse confermato anche per gli anni successivi, la retribuzione consentirebbe solamente di avere un tenore di vita medio, non di certo di vivere nel lusso.
SEGUI SOMMELIER LIFE SU FACEBOOK
SEGUI SOMMELIER LIFE SU INSTAGRAM
Se ti è piaciuto questo articolo, potresti essere interessato anche a:
Il vino (naturale) mischiato con l’acqua sta spopolando negli USA
Rivetto: quando Barolo e biodinamica s’incontrano accadono grandi cose
Saittole 2019 di Ribelà, ovvero come dovrebbe essere il vino laziale
Annullato ViniVeri 2021: salta una delle fiere più importanti per i vini naturali
Torre dei Beati: i vini pop d’Abruzzo che hanno conquistato mezzo mondo
Ciavolich: il vino abruzzese tra sperimentalismo e spirito imprenditoriale
Schioppettino 2015 di Ronchi di Cialla: il rosso friulano “par excellence”
Malvirà: Il Roero non teme il Barolo
Le Rocche del Gatto: la crociata di Fausto De Andreis e il tempo ritrovato