Era già un indirizzo affidabile a due passi dalla fontana di Trevi – il che è tutto dire! – ma con la cucina di Nabil Hassen e la nuova carta dei vini “cosmpolita”, Baccano Roma, bistrot in stile art-nouveau dirimpetto al Teatro Quirino, ha fatto un bel balzo in avanti.
La sequenza di classici franco-italiani – ovvero ostriche pescata da una selezione ben pensata, linguina Benedetto Cavalieri con astice ( e una bisque da orgasmo!) e sole meunière ingentilita con burro alla yuzu – giustifica la visita, e penso che la carbonara non possa essere da meno, avendo Hassan trascorso gran parte della sua carriera ai fornelli di Roscioli. Ma la vera sorpresa la si trova sul fronte del bere: una marea di Champagne, qualche chicca nostrana e, soprattutto, un ricco assortimento di vini da altri paesi europei e del Nuovo Mondo a prezzi piuttosto onesti.
Per la modifica cifra di 30 euro, abbiamo provato uno Steen – ovvero Chenin Blanc sudafricano – di Mullineux, produttore che va per la maggiore nella zona di Swartland, sulla costa ovest del paese, foraggiato dai punteggi altisonanti attribuiti quasi all’unanimità dalla critica internazionale.
Chiuso con tappo a vite, il Kloof Street 2021, da viti vecchie su suoli granitici,
ottenuto con fermentazione spontanea e affinamento tra acciaio e barrique usate, si avvicina molto più ai bianchi agili e citrini del nostro centro-sud – per esempio Fiano e Carricante – che alla Loira e dintorni. Combina una dolcezza di frutta estiva allettante con iodio, pietra focaia, cera d’api e una nota che gli anglosassoni definirebbero “steely” (ovvero metallica ma in senso positivo). Ha slancio ed equilibrio, materia acida e glicerica che dovrebbe garantirne anche la tenuta nel tempo. Chiude pulito, succoso di polpa di melone e dotato di sapidità insolita – più garbata e meno pungente di quella mediterranea – che va a braccetto con un ritorno di nocciola e fumo che ricorda di nuovo un grande Fiano di Avellino.
In fin dei conti, una bevuta insolita e di ottimo livello a un prezzo decisamente abbordabile. Per la cronaca, il vino è importato in Italia da Gaja Distribuzione.
92/100