Barbera nel basso Lazio? Ebbene sì, ma non è sola. Questo vino è frutto di un trio bizzarro di vitigni molto diversi e, per certi versi, complementari.
Da sempre annovero la Barbera tra i vini che meglio si abbinano all’amatriciana. Se poi la Barbera in questione non è monferrina o pavese, ma laziale, l’accoppiata non può che essere celestiale.
In realtà il vino di oggi é un assemblaggio in cui il vitigno cantato da Gaber affianca Montepulciano e Merlot. Il terroir è quello di Prossedi (LT), borgo sulle rive del fiume Amaseno, alle spalle del promontorio del Circeo. Palazzo Prossedi è un’azienda giovane e in conversione biologica che punta sulla moltitudine di vitigni più o meno rari che prosperano in una provincia, quella di Latina, dove il concetto di specializzazione della viticoltura non ha mai attecchito.
Il Colle della Corte proviene dall’omonimo vigneto a 100 metri s.l.m. e affina per 12 mesi in barrique di secondo e terzo passaggio. A cinque anni e mezzo dalla vendemmia, esprime aromi golosi, confortanti e ancora pimpanti di visciola, mora, viola, crema di caffè, grafite. Il sorso si distingue per disarmante scorrevolezza e piacevolezza: insiste all’ingresso sulle classiche morbidezze di Barbera a Merlot e poi svela un’acidità intonsa, rinfrescante. Il tannino é delicato, appena palpabile, e il finale verte su sensazioni goderecce di cioccolato e affumicatura.

L’abbinamento con le rotelle di Cavaliere Cocco all’amatriciana con pomodoro di Ciro Flagella e guanciale dell’azienda Berardi di Campotosto (AQ) é solo una delle innumerevoli possibilità: vini come questi – strutturati ma non troppo tannici – sono una sorta di passpartout gastronomico. Penso,btra le tante opzioni, a fette di salame felino, costolette d’abbacchio, prosciutto tagliato al coltello e una zuppa ‘gnorante di fagioli e cotiche.
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