Chianti Classico Riserva 2019: cinque vini favolosi per scoprire una grande annata

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Il Chianti Classico d’annata è l’epitome della freschezza e della territorialità, ma la Riserva mette insieme questa forza evocativa con la complessità e la longevità. Ecco cinque versioni dell’annata che vi stupiranno.

I MIGLIORI CHIANTI CLASSICO RISERVA 2019:

Caparsa – Doccio a Matteo

Dall’ U.G.A. Radda

Il vino di punta di quest’azienda storica di Radda in Chianti, comune dove si trovano alcune delle vini più alte – e più performanti in tempo di cambiamento climatico – di tutto l’areale. Il profumo di Doccio a Matteo è fascinosamente austero: giuggiole more, tabacco, lavanda, anice, un tocco di spezie orientali a dare profondità. Il sorso è corrispondente, non molto muscolare, ma ampio e sfaccettato, sanguigno e balsamico nei rimandi, con finale pietroso e polveroso, di grande incisività. Da scordare in cantina.

92+/100

Castello di Ama – Montebuoni

Dall’ U.G.A. Gaiole

Altra azienda con vigne ad alta quota che regalano vini d’immensa finezza. Il profumo di Montebuoni – nuovo Cru rilasciato per la prima volta nell’annata 2018 – è di frutti rossi, erbe balsamiche, resina di pino e viola appassita. Suadente, garbato, agile e incisivo, scorre in disinvoltura fino a un finale agrumato e silvestre che lo rende irresistibilmente beverino.

93/100

Gagliole

Dall’ U.G.A. Panzano

La solarità della Conca d’Oro di Panzano, tra i Grand Cru del Sangiovese, va di pari passo con una finezza aromatica inusitata in questo vino sorprendente. Sfodera un profumo meraviglioso di lampone e anice, viola mammola, liquirizia e lavanda. Ha polpa e ampiezza, trama tannica di rara finezza che sostiene il frutto e grande energia acido-sapida di fondo. Lo spessore della Riserva c’è, ma in un quadro di straordinaria souplesse.

93/100

San Giusto a Rentennano – Le Baroncole

Dall’U.G.A. Gaiole

Un altro “must” della denominazione, fratello del Percarlo, storico Supertuscan, e de La Ricolma, forse il miglior Merlot prodotto nel Chianti. Il profumo di catrame e fogliame secco, anice e legno arso, ciliegia e susina è piuttosto austero in questa fase, ma intramontabilmente fascinoso. In bocca non ci sono concessioni sul lato della morbidezza: è serrato, mordente, ma la tessitura del tannino è impeccabile. Non una riserva di facilissima lettura, ma ha la stoffa per durare venti e più anni.

93+/100

Monteraponi – Il Campitello

Dall’ U.G.A. Radda

Un altro grande vino da Radda in Chianti. Gli si addice la definizione di “vino-affresco”: macchia mediterranea a go go, susina nera e canfora, alloro e lentisco, fiori appassiti e qualche traccia terrosa, ad evocare uno dei tanti scorci mozzafiato di questo territorio. E’ roccioso e serrato, grintoso e senza compromessi, con materia ricca e sfaccettata ancora imbrigliata nella morsa tannica giovanile. Chiude lungo su toni di erbe disidratate, sigaro e arancia sanguinella. Enfant prodige.

94/100


TUTTE LE ALTRE RISERVE 2019 ASSAGGIATE A CHIANTI CLASSICO COLLECTION 2022:

San Felice – Il Grigio

Legno arso e scatola da sigari, erbe disidratate, mirtillo rosso sul fondo. Dinamico e senza orpelli, con tocco fumoso di fondo e alcol ben integrato, tannino appena asciutto che non inficia il sorso fumoso in chiusura. Più che valido per la tiratura importante.

90/100

Arillo in Terrabianca

Sottobosco verde e viole appassite un sentore insolito di maraschino. In bocca è largo, avvolgente, ma con discreto sprint acido finale che lo rende godibile ed equilibrato.

90/100

Bibbiano

Legno arso e tabacco Kentucky, mirtilli rossi e kirsch. Ha una dinamica accattivante tra agrume ed erbe aromatiche, ritorni ematici che danno profondità al finale di notevole profondità. Ottimo.

92/100

Caparsino

Selvatico e pietroso, mora e ciliegia, mela rossa. Raddese purosangue con frutto e tensione vivacizzante, tannino fitto e finale sanguigno non profondissimo, ma di grande freschezza. Buono.

91/100

Castello di Volpaia

Lampone e alloro, ciliegia, tocco ferruginoso. Bocca ben in equilibrio tra frutto croccante e acidità, con vigore alcolico importante, che, però, non inficia l’equilibrio d’insieme.

90/100

Fattoria Santo Stefano – Drugo

Ferro e ciliegia croccante, liquirizia e un tocco floreale. Frutto carnoso al centro e acidità pimpante, tannino appena rustico che dà forza al finale fumoso. Nella media.

88/100

Riecine

Fragola, cassis e un tocco più scuro d’humus e di cuoio. Sorso solare, straripante di frutti rossi rugiadosi che inglobano il tannino importante – ma impeccabile – e riecheggiano nel finale incisivo e allo stesso tempo leggiadro. Sexy!

92/100

Castello di Monsanto

Macchia mediterranea e mirtilli maturi, qualche cenno di tabacco e di scatola di sigari Sorso appena asciugato all’ingresso dal tannino irruente, ma più disteso e accomodante nella chiusura di discreta profondità. Buono.

91/100

Castellare di Castellina

Cenere e legno arso, alloro e susina nera. Bella dinamica longilinea e scattante: frutto croccante, rugiadoso in prima linea e poi una spinta salina-ferrosa che dinamizza il corpo. Solido.

90/100

Buondonno

Ciliegia nera, erbe aromatiche, accenti fungini. Sorso serrato, ma d’insolita precisione per questa etichetta, con tannino appena polveroso e ritorni di macchia mediterranea che si rincorrono nella chiusura piuttosto profonda. Discreto.

89/100

Maurizio Alongi – Vigna Barbischio

Visciola e mirtilli neri, cioccolato fondente e sbuffi fumè. Progressione in equilibrio tra massa e acidità che dà slancio, con tannino appena polveroso e un finale boschivo e sanguigno di buona grinta. Molto buono.

91/100

Montecalvi

Animale impetuoso e poi bosco ed erbe aromatiche, qualche lampo di giuggiola e mora. Molto scapigliato e selvatico, con polpa di fondo accattivante, salinità che dà sprint e finale coerente con il naso. Non universale, ma ha personalità da vendere.

90/100

Tenuta di Arceno

Caldo e maturo:composta di more, pepe verde e cannella. Ricco, voluminoso come da consuetudine per la zona di Castelnuovo, ma con bell’equilibrio dato da mineralità e tannino tosto che allenta la presa nel finale abbastanza durevole. Buono.

91/100

Brolio

Tabacco a accenti di tostatura, cacao in polvere, mirtilli neri. Ampio e cremoso, compassato, moderno, ma con adeguata energia di fondo e precisione da orologeria svizzera nel finale balsamico di notevole durata.

90+/100

Luiano

Soffio erbaceo e mentolo, una nota floreale intensa e un po’ anomala. E’ morbido e un po’ monocorde, non spiacevole, ma difficile da inquadrare.

87/100

Capraia

Alloro e legno arso, resina e pepe verde. Relativamente semplice e immediato, con frutto integro e discreta acidità. Finale composto, anche se non particolarmente profondo.

88/100

Castello di Albola

Melagrana e composta di ribes, fiori rossi e arancia sanguinella. Acidità acuta che dà sostegno e grinta al sorso, corpo snello e suadente, finale diretto e senza fronzoli che insiste su note agrumate e vegetali fini. Molto buono.

91/100

Il Molino di Grace

Calore e materia, tabacco e sciroppo di more alla Panzano, concentrazione importante confermata da un sorso largo, cremoso, con finale rinfrescato da un ritorno d’agrume rosso che bilancia il tutto.

89/100

La Vigna di San Martino ad Argiano

Selvatico e ferroso, giuggiola e mirtilli rossi in secondo piano. E’ piuttosto agile e reattivo, non troppo profondo, ma snello e scorrevole, con chiusura segnata da ritorni boschivi.

89/100


Terra di Seta

Incenso e alloro, fragola, pepe rosa e noce moscata. Appena segnato dal rovere che offusca uno sviluppo altresì godibile e scattante, con tannino vellutato a supporto ed erbe aromatiche a iosa nel finale interessante. Se il legno si integra, diventa un piccolo capolavoro.

89+/100


Castagnoli – Terrazze

Marasca e lampone, eucalipto e pastiglia alla viola. Sorso largo, accomodante, con materia fitta e cupa bilanciata dal tannino appena ruvido e dalla freschezza ben dosata. Centrato nel suo insieme.

90/100


Felsina – Rancia

Naso molto ricco che spinge sulla marasca e sulla prugna, oltre che su toni vegetali e di china abbastanza insoliti. In bocca è più classico, ma sempre un po’ bizzzarro, con un frutto un po’ troppo maturo e qualche lampo vegetale nel finale di bocca. Da riprovare tra qualche tempo.

88+/100

Rocca delle Macie – Sergioveto

Prugna e amarena, fiori rossi e carrube. Disteso, carico di frutto, ma un po’ troppo morbido.

87/100

Brancaia

Bella materia fruttata condita da toni balsamici e speziature da rovere. Moderno e massiccio in bocca, con contrafforte acido discreto e finale più fresco e scattante del resto. Di stile un po’ internazionale.

88/100

Tenuta di Campomaggio – Santa Teresa

Fumo e macchia mediterranea. Fresco e scorrevole in bocca, ma un po’ semplice.

88/100

Borgo Salcetino – Lucarelli

Bosco ed impeto ematico in stile Radda, poi un ricordo esotico di spezia. Longilineo ed equilibrato, con frutto fragrante e ben delineato, spigoli pronunciati ma meno che in altri raddesi, e un finale boschivo-fruttato dotato di garbo e precisione.

90/100

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