Ristoratori contro Speranza: “azioni inqualificabili, buttate centinaia di euro di merce”

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I colori delle regioni cambiano con scarso preavviso e migliaia di ristoratori si vedono costretti a buttare la merce o ad organizzare un delivery last minute per tamponare le perdite di San Valentino. In Liguria c’è anche chi ha deciso di aprire lo stesso.

Durissima la reazione dei vertici regionali di Fipe, primo tra tutti Alessandro Cavo, referente ligure dell’associazione. “Quello che ha fatto il ministro Speranza è inqualificabile – ha detto Cavo – Ci sono colleghi che adesso dovranno buttare centinaia e centinaia di euro di merce appena comprata. È necessario portare rispetto. Rispetto per il lavoro, se non altro. Ieri un associato mi ha detto ‘con gli ultimi soldi che ho in tasca ho fatto per San Valentino’. Soldi buttati come quei 100 kg di pesce acquistati da un altro collega”.

A Genova e nel Ponente Ligure e alcuni ristoratori hanno deciso di aprire i propri ristoranti nonostante l’entrata in vigore della zona arancione. A Sanremo clienti e ristoratori sono stati fermati dai Carabinieri e multati per aver violato le disposizioni anti-Covid.

Il sistema a zone ha sicuramente scongiurato un lockdown totale, ma ha creato scompiglio tra i ristoratori, che sono stremati dalla continua alternanza di periodi di apertura e chiusura. A questo punto, il lockdown totale proposto da Ricciardi per ridurre drasticamente i contagi in previsione della riapertura primaverile potrebbe essere l’unica strada perseguibile, perché porterebbe a una riduzione sensibile dei contagi in previsione della Pasqua, che da molti è stata individuata come ultima chance per ripartire e salvarsi dal tracollo finanziario.

(Fonte: ANSA, Repubblica)

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