Una notizia sconvolgente: la famiglia Incisa della Rocchetta, proprietaria di Tenuta San Guido, è stata vittima di ricatti da parte di un tale che minacciava di bruciare le vigne del Sassicaia.
L’anonimo estorsore chiedeva chiedeva un pagamento di circa 150mila euro e, in caso di mancata ricezione dei soldi, minacciava di incendiare le vigne dell’azienda di proprietà dell’azienda.
I carabinieri del nucleo investigativo di Livorno, in seguito alle indagini della procura, hanno denunciato il 47enne, il quale, stando a quanto riportato da ANSA, risiederebbe nella provincia di Trieste.
Le investigazioni dei carabinieri hanno avuto inizio verso la fine di marzo dopo che la direzione dell’azienda aveva denunciato ai militari la ricezione di una serie di messaggi minatori trasmessi via e-mail coi quali una ignota organizzazione criminale informava di avere sotto tiro i costosissimi beni e strutture della casa vinicola. Nello specifico era stato richiesto ai vertici aziendali e ai proprietari l’immediato pagamento di 150.000 euro, da eseguire utilizzando una procedura non tracciabile e dunque attraverso siti internet in cui effettuare transazioni per trasformare euro in valuta digitale Bitcoin. Il 47enne si sarebbe avvalso di diversi account di posta elettronica anonimi, creati da provider con server attestati all’estero, proprio per inibirne l’individuazione e la localizzazione.
Secondo quanto emerso dalle indagine, il 47enne risulterebbe già oggetto di indagini condotte da uffici di polizia specializzati anche di altri Paesi dell’Ue, come presunto responsabile di minacce estorsive dirette ad altre aziende italiane, attive soprattutto nella produzione e commercializzazione di generi alimentari.
La vicenda ricorda molto un fatto avvenuto in Francia nel 2009. In quel caso fu Aubert De Villaine, comproprietario del celeberrimo Domaine de la Romaneè Conti, a ricevere una lettera anonima in cui un tale chiedeva un pagamento di un milione di euro, in assenza del quale avrebbe avvelenato tutte le vigne aziendali. Anche in quel caso, il produttore denunciò il tentativo di estorsione, avviando un’indagine che portò al cattura del colpevole, il quale si suicidò prima di venire processato.
(FONTE: Ansa)