Settimana impegnativa per i Nas, che hanno appena portato a compimento una delle più grandi operazioni contro le frodi nel vino negli ultimi anni.
Il secondo capitolo dell’operazione Ghost Wine, che già lo scorso anno aveva portato al sequestro di migliaia di litri di vino adulterato nel meridione italiano, si è concluso con il sequestro di 30.000 litri di vino a Roma nella provincia di Roma. Dall’analisi condotta dal laboratorio ICQRF di Perugia, è emerso che il prodotto vinoso in questione conteneva acqua, zuccheri non naturali e sostanze utilizzate per la sofisticazione come il caramello.
Le indagini hanno permesso di accertare che i cinque indagati spacciavano anche vino comune per vino DOP o IGP. I titolari delle attività sono stati deferiti alla predetta Procura della Repubblica poiché ritenuti responsabili di aver prodotto e posto in commercio vini sofisticati e con false denominazioni di origine. Il valore del sequestro ammonta ad oltre 500.000 euro. (Fonte: HorecaNews)
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