Una notizia data dalla rivista americana Wine Spectator che conferma i grandi cambiamenti in atto a livello globale: l’aumento delle temperature, unito a tendenze di gusto e di gastronomia che spingono al consumo di vino bianco, porta i grandi gruppi che da sempre producono fine wines rossi ad investire in enclavi bianchiste di rilievo.
E’ così che Domaines Barons de Rotschild, holding già proprietaria di Lafite Rotschild a Bordeaux, rileva da Artémis Domaines, l’azienda vinicola francese che comprende Latour ed è di proprietà della famiglia Pinault, il Domaine William Fèvre, uno dei più rinomati di Chablis.
Quella di Fèvre – riferisce Wine Spectator – è la prima acquisizione di DBR Lafite in Borgogna e solo la seconda in Francia al di fuori di Bordeaux. Per Artémis, Fèvre è un’altra parte del portafoglio Maisons & Domaines Henriot che sta scorporando meno di un anno dopo aver acquistato una quota di maggioranza dell’azienda.
L’amministratore delegato e presidente di DBR Lafite, Saskia de Rothschild, ha dichiarato a Wine Spectator: “Saremmo davvero onorati di scrivere un nuovo capitolo nella storia del Domaine William Fèvre, il cui terroir iconico, con appezzamenti grand cru, premier cru e villaggi Chablis, e la lunga tradizione di produzione di grandi vini bianchi ci hanno convinto a continuare la nostra storia enologica verso questa regione più a nord”.
“I vini dei vigneti di Chablis sono magici” – ha aggiunto la presidente – Speriamo davvero di poter presto imparare da questo terroir e da questo ecosistema, di cui apprezziamo l’approccio stile vigneron”. Da quando ha assunto la gestione dei vigneti della sua famiglia nel 2018, Rothschild ha sempre posto l’enfasi sull’agricoltura sostenibile. Oggi, tutti i vigneti francesi appartenenti alla holding sono coltivati in regime biologico.