Gaja contro Ascheri: scontro su Barolo Barbaresco World Opening e bocciatura Riserva Vendemmiale

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La notizia è stata lanciata da MontenapoDaily. Stando a quanto riportato dal sito, Angelo Gaja, superstar della Langa, che quest’anno ha compiuto 80 anni, avrebbe inviato qualche mese fa una lettera all’attuale presidente del Consorzio Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, nonché proprietario della storica Cantina Ascheri, Matteo Ascheri, nella quale esprimeva i suoi dubbi riguardo alla gestione – soprattutto economica – del consorzio.

Gaja ha puntato il dito contro l’organizzazione del  Barolo Barbaresco World Opening a New York,  grande anteprima che ha avuto luogo poco prima dello scoppio della pandemia. La manifestazione sarebbe venuta a costare oltre un milione di euro: troppo, a suo dire, per un evento una tantum.

Dura – e sarcastica – la reazione del presidente.  “Maradona también fue un gran jucador – ha risposto – Gaja ha espresso un suo punto di vista, che io rispetto, ma non condivido assolutamente. Credo che noi per primi dovremmo dare meno peso a questi pareri, che sono abbastanza capziosi. Certo dobbiamo riconoscere a questi personaggi tantissimo, sono stati dei padri e comunicatori fenomenali, l’importante è che non si trasformino in padroni. È chiaro il messaggio?”.

La seconda accusa riguarda la mala gestione dell’assemblea sulla Riserva Vendemmiale. Il 7 Luglio il CDA aveva bocciato la proposta lanciata dai produttori di Barolo di trattenere il 10% della produzione per la Riserva vendemmiale onde scongiurare un abbassamento repentino dei prezzi delle uve (e dei vini). In quell’occasione Matteo Ascheri aveva commentato così: “Me lo aspettavo. Spesso le due realtà, e cioè quella del Barolo e quella del Barbaresco, vengono abbinate. Ma non è così. Sono due entità che hanno caratteristiche diverse. E lo abbiamo confermato in questi due giorni. Ieri è stato un confronto bello, costruttivo, segno di un dinamismo. Oggi c’è stato poco da discutere. Ma così è. Ribadisco quanto detto ieri: l’assemblea è sovrana e decide. Adesso affronteremo questa vendemmia in serenità sperando che tutto vada bene”. (Fonte: Cronache di gusto).

Riportiamo, per par condicio, anche la battuta che Gaja fece in occasione di Barolo Barbaresco World Opening, evento al quale, tra l’altro, presenziò. Gli inviati di Civiltà del Bere chiesero: “Com’è nata l’idea?” Lui rispose: “Da una botta di culo. Pensate che avevamo il dubbio se farlo in Cina, ne abbiamo discusso fino all’ultimo tra produttori, poi per fortuna New York ha ottenuto più voti». Forse bisognava intuire già da questo commento lo scetticismo del grande maestro?! Non lo sappiamo. Quel che certo è che la querelle farà parlare..

L’articolo di Montenapodaily: https://montenapodaily.com/2020/11/12/angelo-gaja-ascheri-querelle-consorzio-barolo-barbaresco/

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