Draghi grazia le enoteche: niente più divieto d’asporto dopo le 18

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Dopo le polemiche degli scorsi giorni sulla mancata eliminazione del discutibilissimo divieto imposto a fine gennaio, è arrivata finalmente la notizia che tutti gli enotecari aspettavano.

Con l’entrata in vigore del nuovo DPCM, cade il divieto di asporto dopo le 18 per gli esercizi con codice ATECO 47.25. A comunicare la notizia è Vinarius, l’associazione delle enoteche italiane, che negli ultimi mesi si è impegnata per ottenere la cancellazione di una misura da molti considerata inutile e dannosa. In una nota sul profilo Facebook dell’associazione, si legge:

“Con grande soddisfazione vi comunichiamo a tutti gli enotecari Vinarius e non che il risultato è stato ottenuto. Tolto il divieto di asporto dopo le ore 18.00 per i codici ateco 47.25 ingiustamente inseriti nel precedente Dcpm tuttora in vigore fino al 5 marzo. Dal 6 marzo potremo continuare normalmente dopo le ore 18.00 il nostro lavoro.”

Introdotta per scongiurare gli assembramenti davanti ai locali della movida che vendono alcolici da asporto, la misura era stata fortemente contestata al momento della pubblicazione, perché bloccava la vendita al dettaglio nella fascia oraria in cui si concentra il 36% del business giornaliero delle enoteche. A poco erano servite le interrogazioni parlamentari promosse dalla Lega: l’ex ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli, che oggi riveste il ruolo di Ministro dell’Agricoltura, si era fatto portavoce del governo Conte ed aveva ribadito l’importanza della scelta, pur ammettendo che la misura favoriva la grande distribuzione organizzata. Il timore degli esercenti era che il governo Draghi seguisse la stessa linea, ma, per fortuna, non è stato così. La linea della prudenza continua a prevalere, ma, da buon economista, il nuovo premier ha corretto il tiro e ha permesso alle attività specializzate nella vendita al dettaglio di riprendere la propria attività a pieno ritmo.

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