Dagli europei ai Grand Cru di Borgogna: la visita in cantina di Nicolò Barella

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Lebron James non è più l’unico sportivo a far parte della cerchia dei “winelovers”. Il nostro Nicolò Barella ha rinunciato alle classiche vacanze in yacht per fare visita ad uno dei più grandi domaines di Borgogna.

La chiamano #LaGuerradiNico e, tra i commenti, c’è chi scrive: ” Da Barella a Barrique è un attimo”. Il centrocampista classe ’97 ha fatto il suo “coming out” enoico qualche mese fa, postando nelle sue stories di Instagram una foto di una bottiglia di Echezeaux del Domaine de la Romanee Conti stappata in occasione del suo compleanno. Dopo gli Europei ne è arrivata un’altra con Redigaffi 2003 di Tua Rita e poi, nella giornata di ieri, la consacrazione definitiva con il selfie di rito accanto al muretto del vigneto La Romaneè di Comte Liger Belair.

Visitare il Domaine du Comte Liger Belair è un privilegio riservato a pochissimi appassionati e addetti ai settori. I vini spuntano cifre astronomiche e sono pressappoco introvabili. Barella deve aver fatto leva sulla sua popolarità per ottenere l’accesso a questo tempio del vino, come fece anche Robert De Niro quando si presentò da Gaja a Barbaresco senza appuntamento e fu accolto lo stesso. Di quell’episodio rimane solo il racconto in un’intervista di Repubblica ad Angelo Gaja, ma erano altri tempi. Oggi le foto sui social viaggiano alla velocità della luce e diventano virali nel giro di pochi minuti: questa qui sopra ha già raggiunto quota 343 mila like. Tutta questa visibilità potrebbe stravolgere – in senso positivo – il destino di un’azienda vitivinicola di modesta fama, ma per Liger Belair cambia poco, perché i vini in questione sono già nella stratosfera.

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