Se ne va improvvisamente uno dei più grandi interpreti del Verdicchio: romano di nascita, staffolano d’adozione, titolare di un’azienda che negli anni ha fatto incetta di premi e ha conquistato una larga fetta di appassionati.
La notizia l’ha data Paolo Massobrio sulle pagine di Repubblica. Lucio Canestrari, il produttore salito alle luci della ribalta al suono di “‘Ndo arrivo, metto un segno“, si è spento questa mattina. Titolare di Fattoria Coroncino, azienda di punta dei Castelli di Jesi, Canestrari è stato tra fautori del rinascimento del Verdicchio negli anni 80′ e 90′. Ho avuto modo di conoscerlo ad Old but Gold by Ian d’Agata, degustazione straordinaria che si tenne proprio a Jesi nel settembre del 2018. In quell’occasione ci propose un Gaiospino 2000 che tutt’oggi rientra nel novero dei più grandi vini bianchi che abbia mai assaggiato.
Per omaggiarlo, condividiamo un video pubblicato da Roscioli nel dicembre del 2019 in cui racconta sé stesso e la sua cantina con la solita schiettezza: