Lutto nel mondo di vino. Si è spento questa mattina uno dei grandi protagonisti del rinascimento vinicolo italiano.
Franco Ziliani è venuto a mancare all’età di 90 anni. A dare l’annuncio è Civiltà del Bere, che scrive:
“Oggi vogliamo omaggiare quest’uomo straordinario con un ricordo, quello del suo primo incontro con Guido Berlucchi, da cui poi nacque l’idea di produrre uno spumante Metodo Classico in Franciacorta «Il maggiordomo mi scortò nel salotto di Palazzo Lana Berlucchi. Le note di Georgia on my mind vibravano nell’aria: Guido Berlucchi era al pianoforte. Rimasi incantato dall’eleganza della figura, dalla maestria con cui le mani accarezzavano i tasti. Volsi lo sguardo ai muri secolari, ai ritratti di famiglia; notai gli arredi preziosi. Tutto emanava raffinatezza non ostentata», ricordava Franco Ziliani. «Il conte richiuse il piano, mi salutò con calore e iniziò a interrogare me, giovane enologo, sugli accorgimenti per migliorare quel suo vino bianco poco stabile (il Pinot del Castello, ndr). Risposi senza esitazione alle sue domande, e nel salutarlo osai: “E se facessimo anche uno spumante alla maniera dei francesi?”». L’entusiasmo di Franco Ziliani fu contagioso. Grande appassionato di Champagne, l’enologo si rendeva conto del potenziale per la produzione di Metodo Classico studiando le caratteristiche pedoclimatiche del territorio e assaggiando le basi in cantina. Guido Berlucchi sposò il suo progetto; insieme misero a punto la strumentazione di cantina, con numerosi viaggi in Francia per rifornirsi dei prodotti più disparati, dai macchinari ai tappi. Dopo alcuni infruttuosi tentativi, il 1961 fu l’annata del debutto del “Pinot di Franciacorta”: 3.000 bottiglie di spumante dove per la prima volta comparve il nome dell’attuale denominazione. Il resto è storia.”
Al fondatore – aggiunge Repubblica – era stata dedicata una nuova etichetta: il Franco Ziliani Franciacorta Riserva 2008, prodotto con il miglior Chardonnay del vigneto Arzelle, affinato in bottiglia oltre 11 anni senza dosaggio alla sboccatura. Un vino speciale che Cristina Ziliani e i suoi fratelli avevano dedicato al padre, con queste parole: “Fosti tu ad insistere che la prima bottiglia si chiamasse “Pinot di Franciacorta”, che quel vino fosse indissolubilmente legato al suo territorio già a partire dal nome. E proprio nel nome ora tu e la Franciacorta siete tutt’uno, in questa Cuvée”.