Uno dei migliori rossi sardi che abbia mai bevuto. E’ la dimostrazione tangibile del potenziale evolutivo di un vitigno che non viene messo alla prova del tempo così di frequente (se non si tiene conto del Turriga…)
Il Cannonau di Sardegna Riserva 2010 di Giuseppe Sedilesu racchiude di tutto il fascino della sua terra aspra e selvaggia: a dieci anni dalla vendemmia è ancora cupo, tintorio, misterioso come una maschera cerimoniale; esala aromi scuri di liquirizia, rabarbaro, assenzio, fungo porcino, marasca e fico, ebanisteria, catrame oltre all’immancabile mirto. Il sorso è un calabrone che vola perché non sa di poterlo fare: offre una dinamica intrigante anche a fronte dei 15,5 gradi alcolici – mica spicci! – e appaga con il suo connubio di frutto dolce, scurissimo e rintocchi amarostici da Vermouth. I tannini sono perfettamente integrati nell’insieme e il finale verte su sensazioni rinfrescanti, stratificate di menta, liquirizia, terra bagnata, pot-pourri di fiori rossi.
Le informazione tecniche trovate qui. Qui sotto metto il video da vedere se non sapete cosa sia quella figura sull’etichetta. Non so voi, ma la prima volta che l’ho visto sono rimasto incollato allo schermo per l’intera durata..
Punteggio: 94/100
Via V. Emanuele II, 64
08024 Mamoiada (NU)
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