ll bello della Bussia é che, nei migliori casi, dá Baroli rigorosi, longevi, ma mai chiusi a riccio.
Il Barolo Bussia 2015 di Fenocchio, per esempio, é figlio di un’annata precoce, e abbina già fragranze aromatiche streganti a una progressione solida, vigorosa, di marziale precisione.
Se cercate un Barolo da dimenticare in cantina, optate per la Riserva 90 DÌ dello stesso produttore, che con quella non si sbaglia mai. Se, invece, volete cogliere l’attimo, perché “esiste sulamente ‘su mumento ‘e chisto rito ‘e vino int‘a butteglia”, mettete su la griglia e stappate questo fratello minore – si fa per dire – in spensieratezza.
Troverete un profluvio di kirsch, lamponi schiacciati, anisetta Meletti, liquirizia e un tocco più scuro di ruggine e terra bagnata che riecheggia sul fondo di uno sviluppo imperniato su di un tannino sontuoso, magistralmente estratto e intarsiato nel finale suadente, rarefatto su di toni di ribes, pot-pourri e menta.
È un bijoux adesso, ma ci sono tutte le premesse per un egregio invecchiamento. Il problema è che, per seguirlo nel tempo, bisogna averne un bancale in cantina: la prima dozzina di bottiglie finisce facilmente entro l’anno…
Punteggio: 93/100
Loc Bussia Soprana 72
12065 Monforte D’alba (CN)
Se ti è piaciuto questo vino, potresti essere interessato anche a:
Cascina Boccaccio – Ovada Riserva Nonno Rucchein 2015